A seconda della situazione geolitologica dell'area, della profondità della falda e dell'accessibilità dei luoghi, possono essere utilizzate diverse metodologie di perforazione per pozzi artesiani, tra cui:
- Perforazione con metodo a rotopercussione ad aria.
- Perforazione a rotazione con circolazione diretta dei fanghi.
- Perforazione a rotazione con circolazione inversa dei fluidi.
Dopo aver eseguito la perforazione, si procede con la fornitura e la posa in opera della tubazione di rivestimento definitiva all'interno del foro. Questa tubazione può essere in PVC, completa di filtri del tipo “microfessurati” ricavati dal tubo stesso, oppure in acciaio, completa di filtri del tipo Jonsohn o a ponte, installati in corrispondenza delle falde acquifere interessate alla captazione idrica. Una volta completata l'installazione della tubazione, si satura l'intercapedine tra la parete del foro e la tubazione di rivestimento definitiva con ghiaietto selezionato e calibrato di adeguata granulometria per il drenaggio.
Successivamente, si procede con lo spurgo del pozzo per rimuovere completamente le sostanze residue della lavorazione ancora in sospensione, stabilizzare il dreno artificiale e avviare il flusso idrico. Inoltre, si eseguono i tamponi con compact per isolare completamente le falde idriche. La parte superficiale del foro viene impermeabilizzata mediante cementazione, in conformità alle disposizioni legislative vigenti.
Vengono anche eseguite prove di portata, fondamentali per stabilire quanti litri di acqua al minuto riesce a trasportare la falda acquifera. Questo tipo di pozzo è ideale per chi deve prelevare ingenti quantità di acqua.
